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mercoledì 18 febbraio 2009

Il gelo ispiratore

Il vento
E' beffardo e curioso
va sui monti e sul mare
è svelto e generoso
nulla lo può fermare.
S'insinua dappertutto
vola insieme agli uccelli
riesce a sapere tutto
e scompiglia i capelli.
E' libero e sorride
entra in ogni avventura
compie mille magie
non ha alcuna paura.
Fa parlare le foglie
porta voci e canzoni
non si cura del tempo
ed è senza padrone.


Garibaldo Alessandrini
Invocazione di un bambino al sole
Perché, bel sole,nascondi il tuo viso?
Ne soffron le nubi
e han le ciglia
che grondano pianto.
A tratti per giuoco
ne fori qualcuna
e fai sberleffi dal vano,
poi ricuci lo strappo
facendo appena cucù
da fessure sottili sottili.
Che t'ha fatto la terra,
di',perché giuochi
a nasconderti cosi!
Senti il fiume come piange
e ha l'acque tanto smorte
che sembrano appassite.
Le piante grandi son tanto affiochite
che non hanno più '
un briciol di voce.
E i fiori...
Guarda fra l'erbe acciocchite
le piccole margherite!
Son pallide pallide
e chinano il capo e boccheggiano
come bambini affamati
che non abbian da poppare.
Persino gli uccelletti
hanno il canto svanito.
Vieni, bel sole, che aspetti?
Vieni a far rider le acque,
vieni a pascere i fiori
a riaprir le gole agli uccelli,
e spingi un poco
di vento dal mare
che asciughi il pianto alle nubi,
rianimi l'erbe
e aiuti le foglie a cantare.



Diego Valeri -Sgelo
Case nel sole:una striscia di giallo,
di scialbo giallo, su prati innevati.
Alberi, dietro: alti pioppi sfumati
dentro un sottile pulviscolo d'oro.
Lucide chiazze di cupo viola
sui tetti bianchi: la neve si sfa.
Finestre aperte; bucato a festoni;
donne affacciate. E l'inverno che va.



Puch- La brina
La nebbia del mattino
s'impiglia come un velo
tra i rami del giardino,
scintillanti di gelo:
è la brina, la lieve
sorella della neve.
Ella tesse ricami
minuti, di perline
bianche, su tutti i rami,
l'erbe, le foglioline;
fa un candido contorno
ad ogni cosa intorno.
Ieri non c'era niente:
in una notte il vago
lavoro diligente,
fu fatto a punta d'ago.
Come è svelta e felice
questa ricamatrice!




Giuseppe Porto
Il grande inverno
Tutta bianca è la terra:
una immensa lastra di ghiaccio
la ricopre e l'afferra
ovunque, in un orte abbraccio.
Anche tra i cespugli ed i rami
la neve ha colmato i nidi;
e spegne con le gelide mani
voci e rumori, richiami e gridi.
Gli uccelli, dove si sono raccolti?
nessuno più li ha veduti:
i tetti sono sepolti
sotto la frana caduta
lentamente dal cielo.
Le piante sono rimaste stecchite
in mezzo a un rigido velo
di freddo; le gemme colpite
dal freddo s'ammalano, livide
dentro il cuore tenero e folto:
... strade e sentieri
sono scomparsi; i paesi
sono rimasti prigionieri
lassù, sopra i colli indifesi
dalle tormente, tagliati dal mondo
...sommersi...
Sulla neve già alta che appende
frange ai tetti,
su tutto riprende
pian piano a nevicare.

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